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Recensione: On The Road (Sulla strada) – Jack Kerouac
Questo è un romanzo che non ha bisogno di presentazioni. “Sulla strada” non è solo l’opera più conosciuta di Jack Kerouac, non è solo il manifesto della beat generation. È un romanzo generazionale prima che venisse coniata l’etichetta, contemporaneo a James Dean e il suo capolavoro “Gioventù bruciata”, ma sopratutto è la vita dell’autore stesso, tanto da fargli dire che “questo lavoro è la mia vita sulla strada”.
Sal Paradise, la voce narrante della storia, non è altri che Kerouac, e Dean Moriarty, l’indomabile protagonista, che non si lascia fermare nemmeno da un rischio di infezione alla mano, con possibile amputazione, è Neal Cassady.
Le leggende su quest’opera si moltiplicano con il passare del tempo, come quella che vuole l’autore vittima dell’ispirazione: avrebbe scritto il tutto in poco più di 72 ore, su della carta per telex. In realtà ha impiegato circa tre settimane, mentre le famose 72 ore gli sono bastate per un altro suo libro, “I sotterranei”.
Diviso in cinque parti, narra delle vicende di Dean Moriarty, ma anche di Sal, l’amico che con lui passa molte avventure, tra alcool, droga e sesso. Come tutte le parabole, quella della vita di Dean Moriarty vive delle fasi alterne: passa da uno stile di vita suicida al ritrovamento della retta via, almeno così sembra, tra partite alla radio e passatempi “normali”, fino alla successiva fase di pazzia, con il folle viaggio in automobile per raggiungere Sal, l’amico della vita scellerata.
Tra le pagine traspare però anche la voglia di mettersi in riga: Dean capisce che lo stile di vita corretto non è quello che porta avanti, tra scappatelle, alcool e molto altro. Semplicemente non riesce a starne alla larga. La droga non è la sostanza in sé, ma la voglia di trasgredire.
Allo stesso modo, Sal (che come il Kerouac reale è uno scrittore) si lascia trasportare da Dean e attraversa fasi più tranquille a fasi nelle quali l’irrequietezza si fa sentire e gli fa capire che deve rimettersi di nuovo sulla strada.
Ottimo il finale, che forse finale non è, con Sal che saluta nuovamente Dean, sensibilmente provato dagli eccessi. Le pagine finali, specialmente i passi nei quali Sal si allontana da Dean, sono pura poesia, e lasciano la porta aperta. È l’ultima occasione in cui Sal vede Dean, ma l’ultima occasione fino al termine dello scritto. E dopo?
Nel 2012 è uscito l’adattamento cinematografico, che vede nel cast attori del calibro di Sam Riley, Garrett Hedlund e Kirsten Dunst.
Titolo originale
|
On the road |
Autore
|
Jack Kerouac |
Anno pubblicazione
|
1957 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Pulp |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 29 agosto 2011 alle 09:15, ed è archiviato come pulp, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |
circa 13 anni fa
Vorrei avvisarvi che il film non è ancora uscito, nemmeno in America. Infatti è previsto per la fine del 2011, inizio del 2012.
circa 13 anni fa
Simone, ti ringrazio per avermi segnalato questo errore. Ho provveduto a correggere le notizie sull’uscita del film.