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Recensione: Le notti di Salem – Stephen King
Con questo libro, che ha venduto più di tre milioni di copie, Stephen King riesce a portare un mito antico del genere horror, i vampiri, in un contesto ben più moderno dai classici castelli della Transilvania. Chiari i riferimenti a Dracula di Bram Stoker, ma le vicende avvengono in un paesino del Maine (come ho letto da qualche parte, King ambienterebbe anche la fine del mondo nel Maine, dove è nato e vive tutt’ora), Jerusalem’s Lot.
Qui è dove Ben Mears, uno scrittore (altro tema a lui carissimo, ormai non si contano più le storie in cui il protagonista è uno scrittore), è cresciuto, e dove torna dopo molti anni di assenza. Il luogo intorno a cui le vicende ruotano è Casa Marsten, che Ben ricorda per una brutta esperienza vissuta da bambino.
Proprio per esorcizzare le sue antiche paure, vuole scrivere una storia sulla sinistra costruzione, ma scopre che è stata acquistata da Mr. Straker e Mr. Barlow. In città conosce Susan Norton, con cui intesse una storia d’amore, Mark e poche altre persone, che assistono inermi agli episodi nefasti che si succedono dall’arrivo dei due uomini d’affari che hanno acquistato la tenuta dei Marsten. La città comincia a popolarsi di vampiri, o meglio gli abitanti stessi si trasformano, rendendola di fatto invivibile.
Alla fine, Ben, Susan, Mark e Matt tentano il tutto per tutto per riportare la cittadina all’ordine, affrontando l’ormai acclarato vampiro Barlow e il suo fedele servitore Straker. In questa fase, molte pagine toccanti, come quando Ben affronta Susan, diventata un vampiro a sua volta.
Anche in questo caso, come nel precedente “Carrie”, il romanzo diventa una pellicola, per mano del regista Tobe Hooper, che nel 1979 ne ricava una miniserie TV poi distribuita come film.
Titolo originale
|
Salem’s Lot |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
1975 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 13 novembre 2011 alle 10:36, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |