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Recensione: L’incendiaria – Stephen King
Charlene McGee, detta Charlie, è una bambina molto particolare. A prima vista normale, è invece molto pericolosa, in quanto figlia di due persone che hanno acquisito poteri paranormali a seguito di un esperimento con la sostanza denominata Lot-six. Il suo potere è quello di appiccare il fuoco con la forza della mente, potere maggiore rispetto a quello del padre, che convince gli altri a compiere determinate azioni, e molto maggiore rispetto alla madre, i cui poteri erano quelli di muovere piccoli oggetti col pensiero. Erano, appunto, in quanto la madre viene uccisa dalla “Bottega”, ente che ha promosso l’esperimento a cui i due genitori, all’epoca due giovani ragazzi, si sono sottoposti.
La Bottega vuole la piccola, in quanto frutto di due soggetti trattati con il Lot-Six, e per farlo li insegue lungo tutta l’America.
Intorno a questi temi si sviluppa quest’opera del Re del Brivido, che risponde alla sua maniera a romanzi del calibro di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e 1984 di George Orwell. Molti romanzi di Stephen King hanno qualcosa in comune con i grandi classici della letteratura, e nel corso della sua carriera ha strizzato l’occhio a Stoker, Agatha Christie, Orwell appunto, e molti altri.
John Rainbird, a capo del gruppo che insegue padre e figlia e, a un certo punto del romanzo, li cattura, ha uno spessore notevole, l’ottima caratterizzazione tipica dei lavori di King è unita alla credibilità del personaggio: ci si aspetta davvero di tutto da Rainbird, la cattura dei due è un importante tassello.
Stephen King tempo fa disse che non c’è nulla di morale come un film o un romanzo: le vicende finali di questo lavoro ricalcano in parte quelle di Carrie, romanzo d’esordio dell’autore originario del Maine, con tanto di edificio in fiamme e Rainbird morto. La crescita di King però si vede da questi particolari: c’è un colpo di scena seguente all’incendio che, di fatto, dovrebbe concludere il libro.
Da questo romanzo è stato tratto, manco a dirlo, un film. Mark L. Lester nel 1984 riprende l’idea e ne fa un lungometraggio, con protagonista una incantevole, e giovanissima, Drew Barrymore. Da notare in “Fenomeni paranormali incontrollabili”, questo il titolo italiano della pellicola, la presenza di Martin Sheen, già nel cast de “La zona morta”.
Titolo originale
|
Firestarter |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
1980 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 7 gennaio 2012 alle 08:01, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |