Il ritratto di Dorian Gray è ormai riconosciuto come capolavoro dell’estetismo e del decadentismo. Come tutti i simboli di un movimento artistico, non risente del tempo che passa, il che è particolarmente significativo in questo caso, data la tipologia dei dialoghi, specialmente tra Lord Henry Wotton e Dorian Gray.

La storia, infatti, a mio parere non è semplicemente quella di Dorian Gray, ma gravita intorno a Lord Wotton, amico del ragazzo, con cui ha degli scambi nei quali l’autore irlandese riesce a inserire i suoi ormai celeberrimi aforismi.

La storia è anzi abbastanza lineare, dopo una prefazione tutta da gustare nella quale Wilde comunica con ottimi aforismi il suo punto di vista sull’arte: il giovane dandy si fa immortalare in un dipinto dall’amico pittore Basil Hallward ma, quando vede il risultato, esprime il desiderio che a invecchiare al suo posto sia il quadro. Ha una storia d’amore con l’attrice Sybil Vane, personaggio centrale anche dopo il suicidio dovuto al fatto che Dorian Gray la abbandona. Il tragico epilogo di questa storia gli fa capire che in effetti lui resta uguale mentre il quadro invecchia. Lo chiude in soffitta e vive, forte del fatto che i segni saranno limitati al dipinto, che col tempo diventa lo specchio dell’anima del ragazzo.

La tragica fine, con il piccolo colpo di scena delle ultime righe, è piacevole, ma, come detto, il fulcro della storia è di genere diverso. Tutto gira intorno all’edonismo del protagonista, alla sua voglia di apparire bello, ma se Dorian Gray cresce così, deve tutto ai colloqui con Lord Henry Wotton.

In questi discorsi Oscar Wilde dà il meglio di sé, con alcuni passaggi che vogliono essere sia un atto d’accusa nei confronti della società (sublimato successivamente in L’importanza di chiamarsi Ernesto), sia una sua presa di posizione. Magnifico il passaggio di Wotton: “Per me la bellezza è la meraviglia sovrana. Solo la gente mediocre non giudica dalle apparenze: il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile.”

L’impatto sul mondo artistico è stato massivo, non a caso vanta innumerevoli trasposizioni cinematografiche, la prima risalente addirittura al 1910.

Titolo originale
The picture of Dorian Gray
Autore
Oscar Wilde
Anno pubblicazione
1891
Lingua originale
Inglese
Genere
Narrativa
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 4.3/5 (8 voti)
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