Notevole antologia di poesie con un importante messaggio corale.

La silloge di poesie “Parole sante”, che ospita 28 autori provenienti da tutt’Italia, ma con maggiore concentrazione di poeti pugliesi, è un’opera che riesce nel suo intento, ovvero veicolare attraverso la poesia un messaggio ai lettori: bisogna curare la propria terra.
Terra intesa in tanti modi, da quella letterale, come Elisabetta Liguori, affermata autrice che ho avuto modo di conoscere, con “La disciplina dei fiori”, a quella più intimistica dell’ottimo Massimiliano Manieri, specialmente con “Scaglia una pietra”, che richiama il sottotitolo stesso del libro, “Parlava a pietre una sull’altra”.
Con così tanti autori e così tanti punti di vista, ogni lettore può trovare ciò che più lo colpisce. Nel mio caso, ci sono diversi componimenti che mi sono rimasti dentro, come “Amen” di Ilaria Seclì, grazie anche a immagini potenti, tra le quali “Nel secchiello di mattini celesti, nell’imperiale centro intatto” che lascia spazio all’immaginazione pur tratteggiando un preciso disegno. Michele Ballazzini, con “Canto delle campane a distesa”, gioca allo stesso tempo con le parole e le figure, dando alla fine un messaggio di speranza, speranza e voglia di fare che dovrebbero andare di pari passo.
Tra gli autori, Renato Grilli, amico e attore teatrale con cui ho condiviso anche progetti culturali di una certa rilevanza. “Alla mia Pietra Santa” è una poesia dal linguaggio aulico che omaggia la terra e la realtà: “Ancora a te mi prostro, o Pietra muta, che dici col tuo solido tacere”. Un silenzio teatrale che fa rumore e che lascia la sua forte eco.
Conoscevo già l’editore, Kurumuny, per alcuni vecchi contatti legati a una possibile pubblicazione, e quindi già sapevo come lavorava, questa raccolta di poesie è solo l’ennesima conferma. Un buon libro, da leggere e rileggere a piccole dosi per assaporare al meglio ogni pagina e ogni riga.

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