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Nati per lasciar perdere – Vincenzo Costantino (Recensioni)
“Nati per lasciar perdere” ha una duplice chiave di lettura per l’autore: è un nuovo inizio ma anche il ritorno su vecchi sentieri.
Il poeta Vincenzo Costantino Cinaski trova sempre il modo di danzare sui versi, e ci riesce con una silloge poetica in bilico tra passato e presente.
È del 2015 l’opera “Nati per lasciar perdere” di Vincenzo Costantino, detto Cinaski. Cinque anni dopo “Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare”, da un lato ne ripercorre il solco, dall’altro affronta nuovi temi.
Una delle nuove strade è la lunga Mi piace, che inaugura un format che proseguirà anche nel libro successivo, “Il più bello di tutti”. Come dice il poeta nel corso dello spettacolo Bingo poetico, che porta in giro per l’Italia, è inutile focalizzarsi su ciò che non ci piace, un linguaggio da social che invelenisce i rapporti, ma bisogna pensare ogni singolo giorno a ciò che ci piace, migliorandoci e creando così arte.
“Mi piace / il senso del ritorno / la barba grigia / il merito” recita ad esempio in uno stralcio del lungo brano. Ma nella silloge di poesie ci sono temi a lui cari, e che lo legano al passato. Penso ad esempio alla delicata Lascia perdere, che peraltro fa il paio con Nati per lasciar perdere, il componimento che apre il libro e che ne riprende il titolo.
In Vendo tutto si raggiunge a mio avviso l’unione perfetta tra queste due scelte: presente o passato? “Vendo suole consumate dal ricordo / vendo fogli scritti a mano mentre pioveva / dentro la macchina”. Una lotta che non avrà mai fine, ma che Vincenzo Costantino Cinaski (alter ego ispirato al personaggio di Henry Chinaski, pseudonimo di Charles Bukowski) sa disegnare su carta, sotto forma di immagini che entrano nel cuore del lettore.
Non è affatto un caso, ovviamente: l’autore, presidente di giuria nella sezione poesia del prestigioso Premio De Andrè, sa di cosa parla e come farlo. Il contatto con i lettori, affinato col tempo portando in giro il Bingo poetico, che è approdato anche a Parete, ha forse fatto il resto. Assolutamente da leggere, con calma, pagina dopo pagina, senza fretta, nelle serate fredde, per riscaldarsi il cuore.
Titolo originale
|
Nati per lasciar perdere |
Autore
|
Vincenzo Costantino |
Anno pubblicazione
|
2015 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Silloge di poesie |
Editore
|
Marcos y Marcos |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 29 aprile 2024 alle 08:00, ed è archiviato come Recensioni, silloge di poesie. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |