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L’acchiappasogni – Stephen King (Recensioni)
Il ritorno a Derry per il Re del Brivido.
Stephen King torna all’horror, e lo fa proprio in concomitanza con il ritorno a una delle sue due “case” insieme a Castle Rock: gran parte del romanzo è infatti ambientata a Derry, nel Maine.
Qui quattro amici d’infanzia, Jonesy, Henry, Beav e Pete, si incontrano, come per un rito, ogni anno a casa di Beav per una battuta di caccia. Ma questa volta si nota qualcosa che non va fin dalle prime pagine, quando prendono in casa un uomo che sta male e che a un certo punto muore, espellendo un grosso animale simile a una donnola, una forma di vita extraterrestre. L’animale, chiamato byrus, uccide il padrone di casa Beav mentre Jonesy si vede “segregato” nella sua mente da Mr. Gray, un alieno che sembra essere a capo dell’invasione di byrus (dopo il primo ne verranno molti altri).
I quattro, che hanno dei poteri paranormali dopo essersi fatti amici da piccoli un coetaneo affetto da Sindrome di Down che aveva gli stessi poteri, sentono ciò che sta per avvenire e hanno strane visioni. Forse la parte onirica è quella meglio costruita, con visioni del futuro, scene con strani animali e soprattutto la lotta che Jonesy compie nel suo cervello, mostrato come un immenso archivio nel quale si nasconde per non farsi trovare da Mr. Gray, che ha il potere su tutto il resto del suo corpo.
L’ambientazione del libro “L’acchiappasogni”, Derry, la stessa di It e che torna di tanto in tanto nelle sue creazioni, qui è protagonista, con molti rimandi a It, dal clown assassino al Club dei Perdenti. Si scopre anche come i cittadini di Derry hanno assimilato le tragedie portate da Pennywise: come si evince dalla storia, a uccidere tutti quei bambini è stato uno psicopatico travestito da clown.
Nonostante le numerose citazioni, le vicende prendono una piega del tutto scissa da quello che è forse il romanzo più famoso di Stephen King, con un finale forse intuibile da un certo punto in poi, ma che comunque arriva con rapidi capovolgimenti di fronte, tipici della prosa di King, che quando scrive un libro tende a trovare “trucchi” per tenere il lettore piacevolmente sulle spine.
Con il passare degli anni, Stephen King si è guadagnato un contratto con i diritti di opzione della trasposizione cinematografica ancor prima che esca il libro, così solo due anni dopo da quest’opera è stato tratto l’omonimo film, per la regia di Lawrence Kasdan, e che vede nel cast Morgan Freeman, ormai vecchio frequentatore delle trasposizioni in film delle opere dello scrittore americano, e Jason Lee, attore feticcio di Kevin Smith e che ha recitato al fianco di attori come Bruce Willis, Tom Cruise e Cameron Diaz.
Titolo originale
|
Dreamcatcher |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
2001 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 5 ottobre 2013 alle 07:00, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |