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La scatola dei bottoni di Gwendy – Stephen King & Richard Chizmar (Recensioni)
Può una dodicenne di Castle Rock avere in mano il destino dell’umanità?
L’ennesimo ritorno a Castle Rock, per Stephen King, è a mio avviso vincente. Forse grazie all’aiuto dell’altro autore Richard Chizmar, forse per l’ambientazione quanto mai adatta, o semplicemente per la storia stessa.
Una dodicenne di Castle Rock, nel 1974, ben prima che venisse distrutta da un incendio in “Cose preziose”, riceve da un uomo vestito di nero, Richard Farris, una scatola misteriosa, con molti bottoni e levette. Lei, Gwendy Peterson, deve custodirla. Può premere tutti i pulsanti che vuole, ma le conseguenze non saranno piacevoli per alcune zone in varie parti del mondo. Il “gioco” consiste nel non premerne mai nessuno, anche se Farris non può dirglielo. I premi, se ci riesce, sono dei cioccolatini dalle caratteristiche peculiari e dei rari dollari d’argento del 1891 che escono dalla scatola. Nel frattempo cresce, e Stephen King e Richard Chizmar la seguono nel corso degli anni, descrivendone i cambiamenti.
Strana la lunghezza, 240 pagine circa, dato che King ci ha abituato ai mattoni di 800 pagine, e questo nemmeno lo ha scritto tutto da solo. Però, a mio avviso, l’obiettivo del libro è stato pienamente raggiunto: una festa con invitati i suoi personaggi e luoghi ricorrenti. L’ovvia cittadina di Castle Rock, già esplorata ad esempio in “La zona morta”, è solo la punta dell’iceberg. “L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì”, l’incipit de “L’ultimo cavaliere”, fissa subito il personaggio, l’uomo in nero, che sarà un grande protagonista della serie della Torre Nera. Ebbene, la misteriosa figura ricorda Richard Farris, che dà la scatola a Gwendy. E il nome stesso, con le iniziali RF, come Randall Flagg de “L’ombra dello scorpione” e “Gli occhi del drago”? Quasi tutti i personaggi di King che hanno RF come iniziali sono visti dall’autore americano come una delle incarnazioni del male.
In fin dei conti, ottima lettura e ottima storia, con una generosa spruzzata di déjà-vu letterari che piacciono sempre agli amanti del Re.
Titolo originale
|
Gwendy’s Button Box |
Autore
|
Stephen King & Richard Chizmar |
Anno pubblicazione
|
2018 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 14 aprile 2018 alle 08:00, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |