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Il mio gioco preferito – Federica Bembo (Recensioni)
L’autrice, verso dopo verso, si rivolge a un interlocutore preciso, l’Amore. Nei confronti di altri, di se stessa e di tutti i lettori.
La capacità di Federica Bembo, nella silloge poetica “Il mio gioco preferito”, è ben spiegata nella autorevole prefazione di Marco Incardona, che a sua volta ha pubblicato con Edizioni Ensemble: “La poesia di Federica Bembo appare come uno squarcio luminoso nella notte più buia.” Uno squarcio che permette al testo di vivere davvero.
La calma della contemplazione di alcuni componimenti fa da contraltare a una corsa forsennata che esplode in altri, ma in quasi tutte le poesie Bembo parla a un interlocutore che, a una superficiale lettura, sembra essere la persona amata, ma che racchiude tantissime sfaccettature, come un prisma. L’amore non è solo verso gli altri, anzi l’autrice, nel celebrare l’amore nei confronti di se stessa ci dà un’importante lezione, su come tutto parta dalla nostra anima.
La sua lirica prende i particolari, che di norma ci passano accanto ogni giorno senza accorgercene, e li trasforma in una danza sulle parole, come in Viaggio speculare, dove scrive: “Vorrei assaggiare questa notte / antica, nuova luce / sul mio giorno”. E il suo è un flusso continuo, ma anche ben strutturato e lucido.
Non a caso il libro, diviso in cinque sezioni (Sogni in prosa, Pensieri, Puzzle amoroso, Se un giorno una parodia e Rock the microphone!) raccolgono componimenti perfetti per ogni sezione. C’è spazio anche per delle forti critiche alla società, come nei brevi racconti di Sogni in prosa, forse il valore aggiunto che rende “Il mio gioco preferito” fruibile a tutti. In Pensieri ho visto echi di un’altra premiata autrice, Michela Zanarella, per il modo in cui Federica Bembo sembra giocare con le parole, ma studiandole attentamente e mettendo ognuna al proprio posto preciso.
Vincitrice del Premio Nazionale di Poesia Mario Gori nel 2015, la poetessa si conferma di assoluto spessore, e al lettore non resta che tuffarsi fra le pagine per coglierne l’essenza. In Anima recita: “Mi piace spiegare la mia anima / in volo / o tagliarla in due”. Ed è quello che accadrà a chi si troverà la silloge fra le mani: alla fine l’anima non sarà più la stessa.
Titolo originale
|
Il mio gioco preferito |
Autore
|
Federica Bembo |
Anno pubblicazione
|
2023 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Silloge di poesie |
Editore
|
Edizioni Ensemble |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 31 gennaio 2024 alle 08:00, ed è archiviato come Recensioni, silloge di poesie. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |