Con questo libro “resuscita” Richard Bachman, lo pseudonimo di Stephen King.

Tutto scorre tranquillo a Wentworth, fin quando un gruppo di persone, i vendicatori, attraversano Poplar Street a bordo di furgoni dai colori sgargianti. Sparando all’impazzata mietono molte vittime, e i pochi sopravvissuti tentano di mettere ordine nella vicenda che sembra senza senso.

I punti d’incontro tra questo romanzo è “Desperation” sono molteplici, tra cui alcuni personaggi e il cattivo, anzi lo spirito cattivo: si tratta di Tak, che vive nella miniera presente nel paese Desperation. Se lì, nel cercare un corpo più resistente alla sua forza, aveva optato per il grosso poliziotto Collie Entragian, qui decide di cambiare tutto entrando nel corpo di Seth, bambino autistico. L’esperimento per Tak funziona, essendo il bambino non capace di opporsi a Tak, mentre era proprio la resistenza delle persone occupate a portare il corpo al decadimento.

Però, essendo pur sempre un bambino, Seth/Tak ha bisogno della zia, Audrey, per mangiare e quindi sopravvivere. I due, barricati in casa, sono spettatori della violenza che si manifesta a Poplar Street, mentre nel frattempo i sopravvissuti iniziano a capire il reale motivo delle strane morti dei vendicatori. Tutto sembra fatto da un bambino, dai furgoni colorati ai mostri, simile ai disegni degli alunni delle elementari. La forza di Tak, aver scelto un corpo che non si ribella (anche se riesce a parlare con la zia i pochi momento in cui lo spirito cattivo si ritira per riposare) diventa il tallone d’Achille, dato che può attingere a ricordi semplici e riconoscibili.

I sopravvissuti capiscono come intervenire per ristabilire la normalità, ma tra il dire il fare c’è di mezzo una strada presieduta dai vendicatori, pronti a uccidere qualsiasi forma di vita.

“Desperation” e “I vendicatori”, come detto molto simili, sono anche usciti in una versione che raccoglie entrambe le storie, dal titolo “La forza del male”, per più di mille pagine totali. Restano però da collezionare le due edizioni singole, con lo stesso disegno di Mark Ryden diviso nelle due copertine. Ottimo lavoro, fra l’altro, ma non ci si poteva aspettare di meno da Mark Ryden, autore della copertina di “Dangerous”, di Michael Jackson, e che ha lavorato anche per i Red Hot Chili Peppers e per i Metallica.

Strana, ma non troppo, la resurrezione di Richard Bachman, pseudonimo di Stephen King rispolverato per l’occasione: nonostante a seguito di “L’occhio del male” il mondo avesse saputo dell’invenzione di King, lo scrittore statunitense ci gioca ancora sopra, scrivendo nella prefazione che il libro è stato trovato dalla vedova di Bachman tra le sue cose in soffitta.

Titolo originale
The regulators
Autore
Stephen King (Richard Bachman)
Anno pubblicazione
1996
Lingua originale
Inglese
Genere
Horror
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 4.1/5 (12 voti)
I vendicatori - Stephen King (Recensioni), 4.1 out of 5 based on 12 ratings

Ti potrebbe anche interessare: