L’investigatrice Holly Gibney, nata dalla penna di Stephen King, deve indagare su una sparizione sospetta, che si rivela essere parte di una serie di inquietanti sparizioni.

Trovo che “Holly” sia innanzitutto la storia della resilienza, come è d’usanza dire in questi casi, del suo autore Stephen King. Il motivo è presto detto.
Quando, nel 2014, il Re del Brivido diede alle stampe “Mr. Mercedes”, presentandolo come il primo libro di una trilogia, pensai che non ci sono molti casi in letteratura fra gli inizi di una serie di libri a 67 anni (quanti ne aveva, cioè, all’epoca, lo scrittore del Maine). Invece, nove anni dopo, nel 2023, “Holly”, con protagonista Holly Gibney, rappresenta la sesta storia di quell’universo letterario che partì con il detective Bill Hodges al centro delle vicende.
Da allora, molta strada è stata fatta, e ci porta in un 2021 sconvolto dalla pandemia di Covid-19, e l’investigatrice Holly Gibney, ormai a capo dell’agenzia Finders Keepers, alle prese con la sparizione di una ragazza, Bonnie Dahl, dopo essere stata assoldata dalla rigida e irascibile signora Dahl, madre della giovane, per ritrovarla. Peccato che, pagina dopo pagina, tutto porti a pensare che sia l’ennesima vittima di un serial killer, dato che non è affatto l’unica sparizione avvenuta in zona negli ultimi anni.
Il lettore sa, fin dalla prima pagina, che i responsabili sono due coniugi ultraottantenni, Rodney ed Emily Harris, professori in pensione dall’aria irreprensibile. Il motivo dei rapimenti non viene svelato, ma quando arriva a esser chiaro è un colpo allo stomaco. Anzi, al fegato.
Holly Gibney è brava a seguire il filo rosso lasciato dai colpevoli, grazie agli insegnamenti del suo mentore, ormai morto, Bill Hodges, protagonista della trilogia di Mr. Mercedes, ovvero “Mr. Mercedes”, “Chi perde paga” e “Fine turno”. Il personaggio di Gibney, una donna la cui vita è governata dalla madre (che però muore di Covid all’inizio di “Holly”, lasciandole un’eredità milionaria che le aveva tenuto nascosta), è cresciuto dopo la trilogia in cui, per stessa ammissione di Stephen King, doveva essere una comparsa del primo libro. Difatti, compare in un ruolo ben più centrale in “The Outsider” (Bill Hodges passa a miglior vita nel libro precedente) e nel lungo racconto “Se scorre il sangue”, dall’omonima raccolta di quattro racconti del 2020.
La trama è però più complessa di così: un piccolo aiuto alle indagini lo danno i giovani fratelli Jerome e Barbara Robinson, mentre entrambi sono alle prese con importanti pubblicazioni letterarie. Barbara, in particolare, dà vita a una sottotrama in cui viene istruita alla poesia dalla celebre e quasi centenaria poetessa Olivia Kingsbury.
Olivia, ma anche gli ottantenni assassini, sono un leitmotiv degli ultimi anni nelle pubblicazioni di King: ad esempio in “Joyland” c’è un altro quasi centenario, che pure fa da mentore a un personaggio, in quel caso il protagonista. E il tema del vecchio autore è stato già affrontato nella saga di Holly Gibney: parlo di John Rothstein, autore pluripremiato che vive ormai lontano dalle luci della ribalta, e che viene ucciso all’inizio di “Chi perde paga”, dando il via alla storia. Altro ritorno, se così vogliamo chiamarlo, è il tema di uno dei personaggi affetto dai principi di Alzheimer: se qui a combattere è Rodney Harris, ne “L’ultima missione di Gwendy”, scritto da King con Richard Chizmar, è la protagonista Gwendy Peterson a soffrirne. In entrambi i casi, il problema di memoria entra prepotentemente nella trama, segno della cura che l’autore ha per i particolari.
Salti e rimandi continui, come ci ha abituato Stephen King nella sua carriera che nel 2024 ha toccato i 50 anni. “Carrie”, che viene citato a mò di omaggio appunto in “Holly”, ha visto la luce nel 1974, per salutare l’importante anniversario.

Titolo originale
Holly
Autore
Stephen King
Anno pubblicazione
2023
Lingua originale
Inglese
Genere
Thriller
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 5.0/5 (5 voti)
Holly - Stephen King (Recensioni), 5.0 out of 5 based on 5 ratings

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