- Home
- Dodici
- Chi sono
- Paolo Merenda
- Presentazioni letterarie
- Pubblicazioni
- Al di sopra di ogni sospetto
- A Levante – Etica-Estetica
- Racconti per il Natale 2015
- Note di storia e cultura salentina 2015
- In Bilico – Storie di animali terrestri
- Cafè des artistes
- Caffè Blues – 2° Art Cafè
- Caffè Blues – 1° Art Cafè
- Note di storia e cultura salentina
- Antologia “Fortunato Pasqualino”
- Talkink
- Scrivono di me
- VIP shots
- Categorie
- Corso di scrittura
- 1. La terapia dell’arte
- 2. Per chi (e perché) si scrive
- 3. L’idea
- 4. L’importanza dei classici
- 5. Leggere
- 6. I personaggi
- 7. L’immedesimazione nei personaggi
- 8. L’ambientazione
- 9. Il punto di vista
- 10. Lo stile
- 11. L’importanza di documentarsi
- 12. Rispetto per il lettore
- 13. Lo sviluppo della storia
- 14. I dialoghi
- 15. Sospensione
- 16. La fine
- 17. Riscrittura
- 18. Blocco dello scrittore, case editrici e ultimi appunti
- 19. Il mondo dell’editoria
- 20. Racconto o romanzo?
- 21. Promozione e pubblicità dell’opera
- Scrivere è vita – Viaggio nel mondo della scrittura
- L’arte è rivoluzione
- Recensioni
- Contattami
- Disclaimer
Diario di una giornalista precaria – Angela Leucci (Recensioni)
Quello che le redattrici non dicono.
Il terzo libro di narrativa di Angela Leucci, “Diario di una giornalista precaria (Quello che le redattrici non dicono)” è un’opera che affronta il tema del precariato, nel giornalismo ma non solo. Lo fa attraverso la potente arma dell’ironia, perché, come diceva Sigmund Freud, “Scherzando, si può dire tutto, anche la verità”.
Ben 51 piccole storie narrate in prima persona da Fanny Millefoglie, 50enne giornalista precaria, alter ego di Leucci, a sua volta giornalista oltre che scrittrice. Fanny si presenta nel prologo, per poi dare spazio a brevi storie tratte dai contorni del suo lavoro, nel quale viene in contatto con le persone più strane e caratteristiche e che danno vita a momenti di alta ilarità, ma anche a momenti nei quali il lettore si ferma a pensare su quanto possa essere difficile il mondo del precariato in Italia.
Ho amato alcune pagine, come quelle del “La cena dei cretini”, nelle quali la protagonista Fanny, durante un convivio, fa riferimento all’ultima cena di Gesù.
Padrona di casa (dopo aver contato gli invitati): «Siamo 14».
Fanny: «Bene, essere in 13 porta male. Conosco uno che stava a cena ed erano tredici, e dopo lui è morto.»
Padrona di casa: «Oh, poverino».
Non mancano, come detto, spunti più seri, nei quali l’arrivista di turno è alle prese con il più classico dei “Lei non sa chi sono io”, e che rendono il libro ancora più interessante: quanto Angela Leucci si sarà ispirata alla vita reale per scrivere questo diario? E quanti vi si riconosceranno?
Chiude l’opera un epilogo agrodolce, per un finale che lascia aperta la speranza dei lettori: potrebbe esserci un seguito, se la carriera giornalistica di “Fanny” riceverà stimoli sufficienti.
Nonostante si presenti come un’opera umoristica, “Diario di una giornalista precaria” risulta a tutti gli effetti un libro che dà da pensare sullo stato in cui versa il giornalismo italiano, e che fotografa bene la difficile situazione attuale.
Titolo originale
|
Diario di una giornalista precaria |
Autore
|
Angela Leucci |
Anno pubblicazione
|
2014 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Umoristico |
Editore
|
Editore Musicaos:ed |
Ti potrebbe anche interessare:
Naufragio rebetiko, reading e tre uomini in barca
Prima presentazione nazionale per Cafè des artistes e rassegna stampa dell’event...
Recensione: Tutto quello che so l’ho imparato dal mio gatto - Suzy Becker
Perché un libro e un film non potranno mai essere la stessa cosa.
Io sono la mia principessa, il cortometraggio
“In bilico” apre al pubblico
Féerie pour une autre fois, tornano i reading all'Art Cafè
Se ti è piaciuto quello che hai letto aiutaci a diffonderlo. Clicca qui -->
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 28 maggio 2014 alle 08:00, ed è archiviato come Recensioni, umoristico. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |