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- 1. La terapia dell’arte
- 2. Per chi (e perché) si scrive
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- 6. I personaggi
- 7. L’immedesimazione nei personaggi
- 8. L’ambientazione
- 9. Il punto di vista
- 10. Lo stile
- 11. L’importanza di documentarsi
- 12. Rispetto per il lettore
- 13. Lo sviluppo della storia
- 14. I dialoghi
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- 17. Riscrittura
- 18. Blocco dello scrittore, case editrici e ultimi appunti
- 19. Il mondo dell’editoria
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- 21. Promozione e pubblicità dell’opera
- Scrivere è vita – Viaggio nel mondo della scrittura
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Parole al vento
La medicina della scrittura (2° parte). Per chi (e perché) si scrive
8 Mar
Scrivere, come tutte le forme d’arte, è terapeutico. Dato per assunto, il secondo dubbio è questo: perché, e per chi, si scrive?
Quando avevo 11 anni, uscì il film “It”, tratto dall’omonimo bestseller di Stephen King, un film che più del libro è rimasto nell’immaginario collettivo. Nel fantasmagorico mondo del wrestling (mondo che come ormai saprete amo) la maggiore federazione mondiale della Disciplina puntò sull’effetto clown cattivo per un nuovo personaggio. Doink The Clown resta uno dei personaggi meglio caratterizzati, oltre ai vari Undertaker, Sting, Ric Flair, Stone Cold Steve Austin e pochi altri.
La medicina della scrittura (1° parte). La terapia dell’arte
19 Feb
Qualche tempo fa, qui accennai a uno dei motivi per cui si scrive: per la soddisfazione di vedere i propri sforzi premiati, vedere una storia pubblicata da qualche parte. Ovviamente non è l’unico motivo, ce ne sono altri. Uno di questi è lampante per chi scrive, molto meno per chi non si occupa di scrittura o di arte in generale.
Puteca de mieru, dove il vino diventa arte
9 Feb
Qualche settimana fa, stavo cercando un locale carino dove andare a fare due chiacchiere e mangiare la sera. Volevo assaggiare qualcosa di tipico, e dato che mi piace cambiare spesso, cercavo posti nuovi. Capitai, così, quasi per caso a Minervino, in provincia di Lecce, in pieno Salento, in un locale dall’insegna e dal nome caratteristico, Puteca de Mieru, bottega del vino. Continua >
Parkour. Attività da mentecatti o forma d’arte?
31 Gen
A volte, si legge sui giornali di ragazzi morti perché caduti al suolo da un muro alto diversi metri. Prima o poi, esce fuori il parkour come causa. Il parkour è una pratica suicida, che spinge i giovani a fare cose estreme e ogni tanto morire nel tentativo di farle, o una disciplina sportiva tra le più complete?
Ovviamente, fare parkour non significa salire sui muri, saltare giù e sperare di non farsi male. Il parkour è una disciplina, fondata da David Belle, che fa dell’efficienza il cardine. Il senso è: hai un punto di partenza e uno di arrivo, e un tracciato, le parcours, da seguire se vuoi essere efficiente. Se ci sono ostacoli lungo il tracciato bisogna superarli, mai girarci intorno. Continua >
Oggi a tavola salame di cioccolato
8 Gen
L’altra ricetta vi è piaciuta? Quella è stata una pietanza a cui non ero molto avvezzo, oggi invece vi propongo uno dei dolci che mi viene meglio, il salame di cioccolato, un dolce collaudato che non manca mai nel mio freezer. Vi basti sapere che ho ricevuto complimenti del tipo “è più buono di quello che fa mia madre” che è il complimento migliore che si possa fare a… un cuoco è dire troppo. Diciamo “uno-che-sta-in-cucina” va. Continua >
Il Reverendo
4 Gen
Marilyn Manson è un satanista, uno che bistratta la religione cristiana, che inneggia alle droghe e alla violenza. Una persona da evitare, un poco di buono. O no?
“Se la gente mi deve odiare, voglio che lo faccia per i motivi giusti” così si espresse anni fa riguardo la sua figura, o anche “ammiro LaVey perché è uno che incute timore semplicemente esistendo. È il mio modello”.
C’è molta disinformazione sulla sua musica e sulla sua figura, o almeno è questa mia convinzione che mi spinge a scrivere di lui. Continua >
Buon Natale e felice anno nuovo
25 Dic
Sono passati sei mesi dall’apertura di questo sito. Nel corso degli anni ho avuto diversi blog sui quali ho scritto pensieri, considerazioni o altro. Ma questo progetto è diverso, più elettrizzante, fin dal primo giorno.
Mesi fa, un mio amico mi invitò a prendere un caffè, non ci vedevamo da tempo. Seduti al bar, partì con l’ennesimo tentativo di convincermi ad aprire un sito, che lui, webmaster, avrebbe curato.
Come potete vedere, accettai. Ero e sono molto fiducioso sul progetto, e anzi in questi sei mesi ho già iniziato ad avere i primi risultati e le prime soddisfazioni. È bello sapere che il proprio lavoro è apprezzato, e ancor di più che c’è gente che crede in te.
Questo sito è cresciuto molto in sei mesi, ma può fare ancora meglio in futuro, motivo per cui vi consiglio di visitarlo spesso. Qualcosa bolle in pentola, attendete con pazienza.
Nel frattempo vi auguro di passare delle feste serene, e vi ringrazio per il vostro supporto. Non avrebbe senso, per me, scrivere se nessuno leggesse: voi date un senso a questo sito, e ne sono felice.
Buon Natale e buon inizio 2011
–
Paolo Merenda
Storia della console: come è cambiato il modo di giocare nel corso degli anni (Parte 2 di 2)
23 Dic
Proseguendo nel nostro viaggio, dal 1987 al 1996 troviamo la 4° generazione. In quest’epoca nacquero le console a 16 bit. La prima fu la Pc Engine, che era il risultato tra la collaborazione fra NEC e Hudson Soft. Continua >
Storia della console: come è cambiato il modo di giocare nel corso degli anni (Parte 1 di 2)
19 Dic
Ringrazio Paolo Merenda per la disponibilità e l’opportunità che mi ha dato, facendomi pubblicare quest’intervento sul suo portale. Vi auguro buona lettura, sperando che sia di vostro gradimento.
All’origine, i giochi nacquero per agevolare nei ragazzi l’apprendimento e la conoscenza. Infatti, il fisico William Higinbothan, già nel 1958, notando lo scarso interesse degli studenti intervenuti durante un suo convegno, creò il capostipite dei giochi, Tennis for Two, che simulava le leggi fisiche di una vera partita di tennis e permetteva di giocare a due giocatori tramite un oscilloscopio. Continua >
Caffè Blues – 1° premio letterario Art Cafè (16-12-2010)
16 Dic
In occasione del primo premio letterario Art Cafè inauguriamo la sezione ebook gratuiti. L’intento è quello di offrire ai nostri lettori racconti e storie di giovani talenti che tanto hanno da offrire alla letteratura italiana.
CAFFÈ BLUES
Introduzione a cura di Angela Leucci, grafica di Francesca Ascalone
Qualunque nascita porta con sé un carico di gioia e molta curiosità. Il concorso di poesia e narrativa Art Cafè nasce quasi per scherzo. L’ospitalità di Patrick, proprietario e gestore di questo bar, ha fatto sì che si formi un gruppo attorno a questo luogo, un gruppo di persone che interagiscono artisticamente tra di loro. Continua >
Poker Texano (Texas Hold ‘Em): Come arrivare a premio nei tornei. (PARTE IX) – Giocate avanzate
15 Dic
Come ogni storia ha una fine, eccoci anche noi all’epilogo di questa serie di appuntamenti che, spero, sia stata di vostro gradimento. Precedentemente non ho mai scritto di poker né, tantomeno, avrei mai pensato di farlo. Poi, una conversazione tra me e Paolo, mio grande amico nonché la persona da cui prende il nome questo sito, mi ha spinto a condividere con voi la mia esperienza sul poker. Continua >
Poker Texano (Texas Hold ‘Em): Come arrivare a premio nei tornei. (PARTE VIII) – La bolla
11 Dic
Nella nostra lunga strada verso i premi, avremo da affrontare parecchie avversità.
Molte di queste vi sono già state presentate, invece l’ultimo scoglio, l’ultimo muro che si interpone fra voi e i tanto anelati premi, deve esservi ancora presentato. In questa breve trattazione porrò attenzione proprio su di esso e cercherò di darvi una “chiave” simbolica per aprire la porta che vi consentirà di attraversare tale muro. Continua >
Poker Texano (Texas Hold ‘Em): Come arrivare a premio nei tornei. (PARTE VII) – La gestione dello stack
7 Dic
Per stack si intende la pila di chip che possediamo; esso indica, dunque, il numero di chip in nostro possesso.
Sin dai primi livelli di un torneo per ogni azione, sia essa meditata che portata avanti, dobbiamo avere bene a mente a quanto ammonti il nostro stack.
Per capirci meglio, qualora volessimo effettuare un rilancio o un eventuale call, dovremo valutare bene la sua entità confrontata al nostro stack.
Facciamo un esempio: Continua >
Poker Texano (Texas Hold ‘Em): Come arrivare a premio nei tornei. (PARTE VI) – La posizione al tavolo
29 Nov
Per posizione al tavolo si intende dove ci sediamo rispetto al grande e al piccolo buio. Essa riveste grande importanza nel gioco del poker in quanto si fonda sul concetto che chi è ultimo a parlare in un colpo è sempre favorito rispetto agli altri giocatori poiché ha accumulato una quantità di informazioni maggiore.
Prima di procedere è necessario dare una definizione ad alcune posizioni che potremo occupare al tavolo. Continua >