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pulp
Quanti di voi, pensando a questo genere letterario, pensano al film “Pulp Fiction”? Ovviamente il pulp è molto di più: è Irvine Welsh, ad esempio, mentre anche molti autori esordienti si danno a questo genere che meriterebbe maggior fortuna, a mio modo di vedere.
Tanti i motivi per cui leggere un libro pulp, se si è amanti del genere, ed entrare nella testa dello scrittore. Già, perché a mio avviso il pulp permette, come pochi altri generi letterari, di capire il motivo per cui lo scrittore, il creatore della storia, l’ha plasmata in un modo piuttosto che in un altro. A questi, e altri, interrogativi, spero di aver dato parte della risposta attraverso le recensioni dei libri.
Romanzo criminale – Giancarlo De Cataldo (Recensioni)
19 Set
Un successo iconico sia nel romanzo che nella trasposizione su grande schermo.
Per alcuni libri, come questo, è difficile scindere la storia narrata dai fatti reali a cui fa riferimento ed è complicato da giudicare e recensire. Per quanto di genere diverso, si può dire lo stesso de “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa o “Un uomo” di Oriana Fallaci. Continua >
Soffocare – Chuck Palahniuk (Recensioni)
18 Lug
Personaggi sempre più assurdi affollano i libri di Palahniuk.
In “Soffocare”, quarto romanzo di Chuck Palahniuk, sembra che l’autore abbia capito che tutti i suoi lettori si aspettavano il classico colpo di scena alla M. Night Shyamalan, anche perché marchio di fabbrica di Palahniuk stesso dai tempi di “Fight Club”, e abbia risolto andando oltre, inserendone più d’uno in vari punti del libro. Continua >
La bestia non si ferma – Piero Cancemi (Recensioni)
21 Giu
I nuovi eccessi di Riccio trovano spazio in questa storia densa di citazioni.
Dopo tre anni dal precedente “La bestia non corre”, l’autore Piero Cancemi dà alle stampe il seguito, “La bestia non si ferma”, che prende il via dal punto in cui il primo libro si è interrotto, ma con continui balzi nel passato. Continua >
Fight Club – Chuck Palahniuk (Recensioni)
14 Lug
Un romanzo diventato ormai di culto.
Non si può parlare del romanzo “Fight Club”, di Chuck Palahniuk, senza citare la pellicola tratta dalla stessa storia, perché questo è uno dei casi in cui il libro si sarebbe perso fra gli scaffali se non ci fosse stato il film. Continua >
La bestia non corre – Piero Cancemi (Recensioni)
7 Nov
Una storia dalle tinte forti, tra sesso e droga.
Questo libro di Piero Cancemi si fa leggere tutto d’un fiato, la velocità con cui vive il protagonista Riccio è ben rappresentata dalla scrittura dell’autore, dinamica e rapida. Continua >
Frutta fresca per verdure marce – Paolo Merenda (Recensioni)
29 Apr
Le avventure urbane del commissario Masciopiscio.
Dopo “Le occasioni perdute” e “L’angelo punk” il mio omonimo di Alessandria, anche lui scrittore, dà alle stampe un nuovo libro, “Frutta fresca per verdure marce”. Continua >
La casa di John il Sordo – Irvine Welsh (Recensioni)
8 Mar
Raccolta di racconti atipica per l’autore scozzese Irvine Welsh.
Credo che il titolo di questo libro sia poco incisivo, andava mantenuto quello originale in inglese, “The Acid House”, tra l’altro lo stesso nome di uno dei racconti contenuti. In compenso, però, per la versione italiana i lettori hanno avuto un regalo, l’aggiunta di una novella, “Un cazzemmezzo”, che rende ben più preziosa l’intera opera. Continua >
Ecstasy – Irvine Welsh (Recensioni)
4 Mar
I tre racconti si snodano tra discoteca, sesso e droga.
I numerosi personaggi che si avvicendano nel corso delle tre storie contenute in questa corposa raccolta hanno in comune appunto il titolo, “Ecstasy”. Le loro esperienze con questa droga, dai più esperti ai novizi, girano nel corso delle pagine e portano al limite i ragazzi che animano i lunghi racconti. Continua >
Arancia meccanica – Anthony Burgess (Recensioni)
28 Feb
Anthony Burgess dà vita ad Alex, personaggio ripreso magistralmente da Stanley Kubrick.
Questa volta parliamo di un romanzo che, grazie anche al film che ne è stato tratto, non ha certo bisogno di presentazioni. Ha moltissime chiavi di lettura, ma quella principale, sottolineata anche dal suo autore, Anthony Burgess, è che un uomo deve sempre essere libero di scegliere tra bene e male: togliergli la possibilità di scelta lo rende, come recita appunto il titolo, un’”arancia meccanica”, ovvero capace solo di alcune azioni, e quasi su comando.
Recensione: L’angelo punk – Paolo Merenda
10 Ago
Seconda opera del mio omonimo Paolo Merenda.
Chi segue questo sito sa che il Paolo Merenda in questione non sono io, ma un mio omonimo. Ebbene, poco tempo fa ha pubblicato la sua seconda opera, un piccolo libro nel quale viene narrata la storia di Angelo, un punker insoddisfatto che vede la sua vita finire un giorno per volta, per dirla alla Tyler Durden in Fight Club. La svolta avviene quando capisce cosa fare della sua vita, una volta licenziato. Continua >
Recensione: On The Road (Sulla strada) – Jack Kerouac
29 Ago
Questo è un romanzo che non ha bisogno di presentazioni. “Sulla strada” non è solo l’opera più conosciuta di Jack Kerouac, non è solo il manifesto della beat generation. È un romanzo generazionale prima che venisse coniata l’etichetta, contemporaneo a James Dean e il suo capolavoro “Gioventù bruciata”, ma sopratutto è la vita dell’autore stesso, tanto da fargli dire che “questo lavoro è la mia vita sulla strada”. Continua >
Recensione: Le occasioni perdute – Paolo Merenda (Paolo Merenda recensisce Paolo Merenda)
31 Dic
Non preoccupatevi, non sono così egocentrico da recensire me stesso. Diversi anni fa mi imbattei, grazie a google, in un Paolo Merenda di Alessandria, anche lui scrittore. Incuriosito dall’omonimia, cercai altre notizie, scoprendo il suo gruppo punk, Kompagni di Merenda, e altro. Molto tempo dopo, grazie al social network Facebook ho avuto modo di conoscere il mio omonimo, e tra una chiacchiera e l’altra è emersa la sua volontà di farsi recensire sul mio sito. Continua >
Recensione: Rabbia – Chuck Palahniuk
17 Ago
Sono molto legato a questo romanzo. Io e Angela Leucci avevamo questa idea in mente, un racconto da scrivere a 4 mani, ma non eravamo decisi su quale struttura narrativa usare. Poi leggemmo Rabbia, e decidemmo per l’intervista orale, cioè una storia nella quale non ci sono descrizioni o altro, ma solo le voci di chi ha vissuto la vicenda, raccolte da un giornalista che resta anonimo. Continua >