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distopia
Il mondo nuovo – Aldous Huxley (Recensioni)
29 Giu
C’è stato un momento in cui il genere narrativo distopico, come tutti gli altri, è nato. Ebbene, spesso questo romanzo viene considerato il primo con temi prettamente moderni.
Il genere distopico, portato a vette massime da George Orwell con il suo “1984” e, a mio avviso, anche da Ray Bradbury con “Fahrenheit 451” (che, almeno, nel finale è più positivo, merce rara a queste latitudini), è nato come rovesciamento di quello utopico. Quando, nel 1932, Aldous Huxley pubblicò “Il mondo nuovo” il termine in pratica non esisteva ancora, tanto che all’epoca veniva descritto come anti-utopico. Continua >
La fattoria degli animali – George Orwell (Recensioni)
13 Mar
Questo libro mette in scena un dramma con il saggio uso della satira.
Ho trovato “La fattoria degli animali” ancora più inquietante dell’altro capolavoro di George Orwell, “1984”, per un motivo semplice: se “1984” affronta un mondo già alle prese con una dittatura e controllato dal Grande Fratello, e al lettore non resta altro che guardare dalla finestra ciò che accade, “La fattoria degli animali” è la porta che si apre, e fa vedere la genesi di una dittatura fino alle estreme conseguenze. Continua >
Arancia meccanica – Anthony Burgess (Recensioni)
28 Feb
Anthony Burgess dà vita ad Alex, personaggio ripreso magistralmente da Stanley Kubrick.
Questa volta parliamo di un romanzo che, grazie anche al film che ne è stato tratto, non ha certo bisogno di presentazioni. Ha moltissime chiavi di lettura, ma quella principale, sottolineata anche dal suo autore, Anthony Burgess, è che un uomo deve sempre essere libero di scegliere tra bene e male: togliergli la possibilità di scelta lo rende, come recita appunto il titolo, un’”arancia meccanica”, ovvero capace solo di alcune azioni, e quasi su comando.
Recensione: 1984 – George Orwell
21 Mar
Quanti di quelli che seguono il Grande Fratello conoscono la genesi dell’espressione che ha dato il titolo al programma? Forse non molti, e forse ancor meno hanno letto questo capolavoro, all’interno del quale il termine è stato coniato.
Il passato di George Orwell, che lo spinge a scrivere il romanzo, traspare da ogni pagina. Si può partire dalla descrizione del Grande Fratello, il capo, probabilmente immaginario, del Partito, un regime dittatoriale che regna sulla società. Ha molti tratti in comune con Stalin, inviso allo stesso Orwell, e acquisterà i baffetti alla Hitler solo in una versione fumettistica, molto successiva. In questa società, che fa rientrare 1984 nel genere della distopia, una branca della fantascienza, non è proibito solo opporsi al Partito, ma anche pensare di farlo. Continua >
Recensione: Fahrenheit 451 – Ray Bradbury
12 Mar
Il romanzo più celebre di Ray Bradbury, autore di fantascienza di fama riconosciuta, è un chiaro monito alla società. La perdita del valore della lettura e il maggior potere della televisione fa perdere alle persone la percezione di se stessi, l’essere umano non è più tale. Continua >