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Buick 8 – Stephen King (Recensioni)
Un’automobile molto particolare al centro della storia.
Ho già parlato, nel corso delle recensioni dei libri di Stephen King, dei suoi periodi, da quello horror agli altri. Con questo libro, dal mio punto di vista, parte il periodo di riflessione, in cui King ragiona sulla sua vita, e a giudicare dalla quantità di incidenti automobilistici presenti nelle sue storie, forse il motivo scatenante è stato l’incidente accadutogli nel 1999.
Non per l’ultima volta, lo scrittore del Maine affida a una voce narrante, che poi è uno dei personaggi, la narrazione, appunto. Le vicende al centro del libro diventano così dei ricordi che un anziano passa a persone più giovani.
La storia è incentrata sulla “Buick 8”, lasciata da un guidatore misterioso in una pompa di benzina, e sequestrata dalla polizia. Però, come i poliziotti scoprono immediatamente, è una macchina ben strana: i comandi sono solamente disegnati, ed è in grado di ripararsi da sola, richiamando un’altra macchina celebre di King, Christine. Qui Sandy Dearborn, voce del libro, ha a che fare con Ned Wilcox, figlio di Curt, morto all’inizio della narrazione. Ned, come suo padre, pare ossessionato dalla misteriosa Buick, tanto che capisce molte cose che sono sfuggite alla Troop D, stazione di polizia della Pennsylvania nella quale si trova la macchina.
I lampi che ogni tanto il mezzo emette sono le luci di un altro mondo, quello che la macchina protegge, fungendo da portale. Ma, come una pianta carnivora, appena qualcuno si avvicina troppo cerca di inglobarlo e portarlo di là, dove forse l’aria non è respirabile, o questo si intuisce dalla lettura, di carattere frammentario come possono esserlo i ricordi.
Davvero bello il modo in cui ci si avvicina alla fine: la storia di fondo di questo ottimo romanzo è la paura dell’ignoto, in questo caso sotto forma di Buick, e se il lettore si aspetta di capire cosa sia l’automobile, ne resterà deluso: è semplicemente comparsa, un po’ come ciò che avviene nel film “Il Cubo”, interamente ambientato nella struttura, senza dare risposte su cosa sia e chi l’abbia messa lì.
Ma, se da un lato la natura della macchina resta ignota, dall’altro Ned Wilcox “vede” la fine, e con lui il lettore, anche se il finale, come tutto il libro di Stephen King, resta immerso nel fumo che rende ancor più affascinante la storia.
Titolo originale
|
From a Buick 8 |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
2002 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 15 ottobre 2013 alle 08:00, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |