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Al crepuscolo – Stephen King (Recensioni)
Stephen King torna a esplorare l’arte di scrivere racconti.
Stephen King, sei anni dopo “Tutto è fatidico”, torna ai racconti. Il momento è quello giusto: dopo la sua ultima antologia di storie brevi si era dedicato alla chiusura della saga della Torre Nera e aveva sfornato anche romanzi come “Cell”, opera molto lunga e di ampio respiro.
“Al crepuscolo” quindi arriva quando i lettori assidui del Re del Brivido hanno ormai sete di racconti da leggere tutti d’un fiato. Si tratta di 13 storie che, nonostante la lunghezza contenuta, non mancano di possedere un ottimo sviluppo della trama, nonché colpi di scena continui che non mancano di suscitare nel lettore la voglia di conoscere tutte le vicende narrate. Fin dal primo racconto questo particolare è evidente: “Willa” parla di un ragazzo, David, che cerca la fidanzata, appunto Willa, che si è allontanata mentre loro due aspettavano, con altri viaggiatori, in una stazione ferroviaria l’arrivo di un treno per sostituire il loro, guasto. La trova in un locale, ma nessuno sembra accorgersi dei due. Rivelazione dopo rivelazione, scopre che lui e Willa sono morti: il treno non si è fermato per un guasto, ma ha deragliando, uccidendoli sul colpo. Sembra quindi che sia finita qui, ma il genio di Stephen King porta a un altro colpo di scena importante oltre a piccole rivelazioni nel corso delle pagine.
Il secondo passo della raccolta di racconti, “Torno a prenderti“, è quasi di stampo femminista, con una donna che cerca di superare il dolore di un figlio morto rifugiandosi su un’isola della Florida (ricordando in questo “Duma Key”, lavoro appena precedente) ma qui entra nel mirino di uno psicopatico che cerca di ucciderla. Si va avanti così fino alla fine, con colpi come “Pomeriggio del diploma”, tanto veloce quanto devastante, o la storia animalista “Il gatto del diavolo”, scritto addirittura nel 1977 e che aveva ispirato un episodio del film “I delitti del gatto nero” del 1990.
Tra tutti, mi è rimasto impresso “Cyclette”, nel quale un uomo, dopo una visita medica, decide di usare la cyclette per fare movimento ed evitare danni dovuti all’alto valore di colesterolo. Qui parte un viaggio sia mentale che fisico, molto visionario ma affascinante e da leggere assolutamente.
Per completare l’opera, a corredare le storie ci sono delle note dello stesso Stephen King, che ne spiegano la genesi volta per volta. Pagine interessanti che mostrano il dietro le quinte della mente dello scrittore americano.
Titolo originale
|
Just after sunset |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
2008 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Raccolta di racconti |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 27 marzo 2014 alle 08:00, ed è archiviato come raccolta di racconti, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |