Proseguendo nel nostro viaggio, dal 1987 al 1996 troviamo la 4° generazione. In quest’epoca nacquero le console a 16 bit. La prima fu la Pc Engine, che era il risultato tra la collaborazione fra NEC e Hudson Soft. Dopo la Pc Engine, fu la volta della Sega Mega Drive (Genesis negli USA) e subito dopo del “mitico” Super Nintendo. Iniziarono a diffondersi anche sistemi portatili a cartucce e, grazie alle dimensioni ridotte, a un peso leggero e a un parco giochi di tutto rispetto, il Game Boy ottenne un grandioso successo a discapito dei più potenti Sega Game Gear e Atari Lynx.

Il passo successivo è la console a 32 bit, e segna l’inizio della 5° generazione (dal 1993 al 2002). Questa cominciò appunto con l’uscita della prima console a 32 bit, la 3DO della Panasonic,  nel lontano 1993. Grazie a un hardware molto potente, incominciarono a diffondersi i primi videogiochi tridimensionali, quindi si passò dalle costose cartucce agli economici supporti ottici. In questa fase, s’impose la Sony con la console Playstation, che riuscì a spezzare il dominio Sega-Nintendo. Quest’ultima però, con la console Nintendo 64, non riuscì a bissare i successi del NES e dello SNES. Mentre la Sega, con la Saturn, si assestò al terzo posto nelle vendite. Il gioco più venduto di questa generazione fu Super Mario 64 con 11.620 milioni di copie vendute.

Si arriva poi alla 6° generazione (dal 1998 – ). Questa generazione, ancora in atto, cominciò con il rilascio da parte di Sega del suo ultimo gioiello: la Dreamcast, una console a 128 bit, che sfruttò per la prima volta il servizio per videogiochi online. Poi fu la volta della Game Cube, figlia del Nintendo 64, che per prima utilizzò dei mini DVD al posto delle leggendarie cartucce. Sony invece mise sul mercato la Playstation 2, la console più venduta della storia videoludica con 143.800 milioni di unità vendute. La macchina ha acquisito grande popolarità anche grazie a un numero impressionante di titoli e alla qualità degli stessi, un esempio è GTA: San Andreas. Ma la vera notizia di questa fase è il debutto sul mercato dei videogiochi della Microsoft con la console Xbox, con una potenza impressionante,  pari a quella della Playstation 2. Alcuni dei titoli realizzati in esclusiva per Xbox  erano Dead or Alive 3, Halo e Project Gotham Racing.

È ormai dei giorni nostri, continuando tuttora, la 7° generazione (dal 2005 – ), la cui data d’inizio è fissata col rilascio della Xbox 360. La console presentava un hardware aggiornato, con supporto per la tecnologia ad alta definizione, con una risoluzione massima di 1920×1080 pixel. L’ultima novità della Microsoft è il Kinect, una periferica che consente agli utenti di interagire con Xbox 360 senza controller, ma attraverso gesti. La console che ha sconvolto totalmente il modo di intendere l’intrattenimento videoludico è senza ombra di dubbio la Nintendo Wii. La caratteristica distintiva della console è il controller senza fili Wii Remote. La Playstation 3 dispone di un supporto di memorizzazione immenso grazie al Blu-ray Disc. Supporta l’alta definizione, infatti i giochi sono progettati per sfruttare questa caratteristica (generalmente una risoluzione di 720p). Infine abbiamo le console portatili di ultima generazione:  Playstation Portable e Nintendo DS.

Dal punto di vista personale, posso dirvi che fra tutte preferisco la mitica Sega Mega Drive. E per voi qual è la migliore?

Raffaele Paolella

Fonti:

Wikipedia, enciclopedia libera

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Storia della console: come è cambiato il modo di giocare nel corso degli anni (Parte 2 di 2), 4.5 out of 5 based on 15 ratings

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