Ringrazio Paolo Merenda per la disponibilità e l’opportunità che mi ha dato, facendomi pubblicare quest’intervento sul suo portale. Vi auguro buona lettura, sperando che sia di vostro gradimento.

All’origine, i giochi nacquero per agevolare nei ragazzi l’apprendimento e la conoscenza. Infatti, il fisico William Higinbothan, già nel 1958, notando lo scarso interesse degli studenti intervenuti durante un suo convegno, creò il capostipite dei giochi, Tennis for Two, che simulava le leggi fisiche di una vera partita di tennis e permetteva di giocare a due giocatori tramite un oscilloscopio. Questo è uno strumento di misurazione elettronico, che consente di visualizzare, su un grafico bidimensionale, l’andamento temporale dei segnali elettrici, e di misurare abbastanza semplicemente tensioni, correnti, potenze ed energie elettriche.

Nel 1962, presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology), Steve “Slug” Russell riuscì a far muovere sullo schermo di un computer dei puntini luminosi: nasceva così Spacewar, il secondo videogioco della storia. Da quel momento in avanti, si possono dividere le console per i videogiochi in sette ere o generazioni.

La 1° generazione, sviluppatasi dal 1972 al 1977, ha portato le prime console alla ribalta. La prima vera console è stata creata da Ralph Baer, inventore tedesco, ed era la Magnavox Odissey, lanciata nel 1972. L’Odissey non ebbe un grande successo commerciale, a differenza della più celebre Pong della Atari, che la spodestò. Il suo successo però portò all’invasione del mercato da parte di diverse case produttrici, tra le quali la Coleco Telstar. La prima generazione terminò con l’uscita della Fairchild Channel F.

Con l’avvento dei microprocessori economici, inizia la 2° generazione (dal 1976 al 1984). I giochi poterono essere programmati dentro delle ROM. Le ROM, una volta inserite nello slot della console, venivano lette dal processore, che eseguiva il contenuto. La prima console a utilizzare questo metodo fu la Fairchild VES e l’Atari 2600 e, con una libreria di nove titoli, questa divenne la console più popolare e venduta della sua generazione.

La 3° generazione, 1983-1992, prese vita quando, in Giappone, la Nintendo rilasciò il Famicon o NES (Nintendo Entertainment System). La Nintendo, grazie a dei titoli fenomenali come Super Mario Bros, Final Fantasy, The Legend of Zelda e Metroid, divenne la console di casa Nintendo più venduta di tutti i tempi, con 61.910 milioni di unità vendute, secondo solo alla più recente Wii. L’unica console che riuscì a reggere il confronto con la Nintendo fu la Sega Master System. Questa generazione viene chiamata anche “era degli 8 bit”.

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Raffaele Paolella

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Storia della console: come è cambiato il modo di giocare nel corso degli anni (Parte 1 di 2), 4.6 out of 5 based on 16 ratings

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