- Home
- Dodici
- Chi sono
- Paolo Merenda
- Presentazioni letterarie
- Pubblicazioni
- Al di sopra di ogni sospetto
- A Levante – Etica-Estetica
- Racconti per il Natale 2015
- Note di storia e cultura salentina 2015
- In Bilico – Storie di animali terrestri
- Cafè des artistes
- Caffè Blues – 2° Art Cafè
- Caffè Blues – 1° Art Cafè
- Note di storia e cultura salentina
- Antologia “Fortunato Pasqualino”
- Talkink
- Scrivono di me
- VIP shots
- Categorie
- Corso di scrittura
- 1. La terapia dell’arte
- 2. Per chi (e perché) si scrive
- 3. L’idea
- 4. L’importanza dei classici
- 5. Leggere
- 6. I personaggi
- 7. L’immedesimazione nei personaggi
- 8. L’ambientazione
- 9. Il punto di vista
- 10. Lo stile
- 11. L’importanza di documentarsi
- 12. Rispetto per il lettore
- 13. Lo sviluppo della storia
- 14. I dialoghi
- 15. Sospensione
- 16. La fine
- 17. Riscrittura
- 18. Blocco dello scrittore, case editrici e ultimi appunti
- 19. Il mondo dell’editoria
- 20. Racconto o romanzo?
- 21. Promozione e pubblicità dell’opera
- Scrivere è vita – Viaggio nel mondo della scrittura
- L’arte è rivoluzione
- Recensioni
- Contattami
- Disclaimer
Recensione: Il mio precipizio – Matteo Gubellini
Trovo che il termine “raccolta di racconti”, per questo lavoro di Matteo Gubellini, sia fuorviante. Riesce a trasmettere emozioni usando la prosa, ma non siamo di fronte a dei racconti: sono dei disegni, delle opere d’arte create pennellata dopo pennellata.
L’autore del libro è, non a caso, anche disegnatore, e ha alle spalle numerose pubblicazioni in tal senso. Per queste storie sceglie delle ambientazioni “comuni” unite a dei personaggi spesso strambi. Una dicotomia che non stona fra le pagine. Come in “Il parco”, che introduce uno dei posti che torna, di tanto in tanto, nelle storie. Qui fa la sua comparsa Gigio il custode, e nello stesso parco il lettore imparerà a conoscere anche Alfonso, gestore del gazebo omonimo che dà il titolo a un altro racconto.
Ma c’è molto altro, pagine più riflessive, come le domande che l’autore si pone e ci pone in “Avete mai pensato?”, forse la storia che resta più impressa della raccolta. “La nonna” nelle scelte è molto simile, e non a caso è posta subito dopo. Si nota infatti particolare cura nella scelta della posizione dei racconti.
Capitolo a parte merita “Sagra”, nella quale l’occhio del narratore registra e riporta una festa di paese in un modo che ricorda, qui più che altrove, un’opera pittorica piuttosto che l’arte della scrittura.
L’ultima storia, “Cento anni”, strizza l’occhio a Ron e alla sua canzone premiata a Sanremo. Ma al contempo è molto diversa, creando un disegno unico. Disegno parimenti originale, ma più ludico, è invece quello di “Il lonfo”, nel quale l’animale di fantasia che dà il titolo alla storia assurge a protagonista indiscusso pur restando nell’ombra per gran parte delle pagine.
Come detto, “Il mio precipizio” si fa leggere, o meglio apprezzare, per l’originalità e per l’impressione che lascia nel lettore, quasi quella di aver assistito a una mostra di quadri. Una lettura che arricchisce e in alcuni casi lascia con mille riflessioni, segno che l’opera è viva.
Titolo originale
|
Il mio precipizio |
Autore
|
Matteo Gubellini |
Anno pubblicazione
|
2011 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Raccolta di racconti |
Editore
|
La Gru |
Ti potrebbe anche interessare:
Se ti è piaciuto quello che hai letto aiutaci a diffonderlo. Clicca qui -->
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 13 maggio 2012 alle 08:46, ed è archiviato come raccolta di racconti, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |