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Recensione: Il mendicante di pensieri – Meri Nigro
Il romanzo inizia con un barbone che riceve in dono, al posto della classica monetina, un diario. Un barbone “invisibile”, cui una ragazza lascia il suo diario come obolo. Il barbone si immerge nella lettura, e noi con lui.
Ne esce fuori una storia “come tante”, di una ragazza depressa, insoddisfatta e vittima del male di vivere tanto affine a poeti come Eugenio Montale e, ancora prima di lui, a Giacomo Leopardi.
La trama è minimale, forse troppo: in alcuni punti sembra che l’autrice stia semplicemente dando sfoggio di cultura. Ma, se da un lato questo è uno dei punti negativi, dall’altro la stessa trama minimale dà a Meri Nigro, giovane autrice di Ceglie Messapica al suo esordio letterario, la possibilità di fare considerazioni molto profonde.
La protagonista, autrice del diario, nell’arco di più di 4 anni scrive meticolosamente azioni quotidiane, pensieri e, appunto, considerazioni. L’amore per una ragazza, ormai andata via, la porta a rasentare il pessimismo più nero. Non vive con gioia il Natale (festa che torna puntualmente a essere discussa ogni anno nelle righe del diario), il suo compleanno e, in generale, tutto quello che le sta attorno.
Il romanzo sembra prendere una svolta, quando nella vita della protagonista entra una ragazza, e lei si innamora nuovamente. Queste pagine danno un’idea più precisa della bravura dell’autrice, che risulta capace di scrivere parti malinconiche ma anche parti allegre. In questa fase, infatti, il romanzo assume toni entusiastici: in un totale sovvertimento, le cose che finora avevano una tonalità negativa diventano belle e degne di essere vissute.
Davvero brava l’autrice nel dare un messaggio preciso: abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi, e qualcuno di cui prenderci cura. Nessun essere umano dovrebbe restare solo.
Ne abbiamo la riprova nel finale, in cui molti adolescenti potranno specchiarsi e ritrovarsi. Grande merito della giovane autrice, classe 1982, è infatti quello di portare il lettore a immedesimarsi nella protagonista. Cosa che alla fine fa anche il barbone, non più solo.
Titolo originale
|
Il mendicante di pensieri |
Autore
|
Meri Nigro |
Anno pubblicazione
|
2010 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Narrativa |
Editore
|
La Gru |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 27 dicembre 2010 alle 11:57, ed è archiviato come narrativa, Recensioni, romanzo. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |
circa 13 anni fa
Il romanzo di Meri mi incuriosisce molto e desidero acquistarlo per cui mi metterò in contatto con la Casa Editrice.