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Quando il cibo diventa arte
Dalla mozzarella ai piatti tipici più elaborati.
Ci sono ricette e cibi che non sono più solamente un modo per mangiare. Si va dalla mozzarella, decantata da Totò nei suoi film, alla torta sacher di cui Nanni Moretti dice “Cioè, lei praticamente non ha mai assaggiato la sacher torte? Va be’, facciamoci del male”.
E non potrebbe essere altrimenti, mangiare bene vuol dire volersi bene, e nutrire non solo il corpo. Senza dimenticare la riscoperta delle tradizioni, che avviene attraverso i piatti tipici di una zona dell’Italia. I piatti tipici sono ciò che rendono tipica anche una regione italiana, fino a sconfinare nell’arte pura.
Si dice che l’occhio vuole la sua parte, e in cucina è un’affermazione più che mai valida. Ma cosa aggiungere per dare bellezza a dei buoni prodotti tipici? Per molti primi può essere la foglia di basilico, ma non sono da sottovalutare i contrasti cromatici: un cous cous guarnito con spezie di diversi colori a formare una figura geometrica, una bandiera o tutto quello che la mente partorisce, ha un valore aggiunto che, secondo alcuni studi, fa aumentare anche la fame e quindi il desiderio di gustare la ricetta. Una correlazione che i grandi cuochi conoscono bene, ed è nelle cucine dei ristoranti celebri che l’arte prende forma per dare a ogni cliente quel che vuole, dai piatti tipici della cultura italiana alle ricette più alternative.
Nei dolci, ad esempio la già citata torta sacher, il fattore della sensualità diventa spesso più presente, e i riferimenti nel cinema d’autore non mancano, con grandi attori che si sono prestati a questi ruoli: “Chocolat” con Johnny Depp è una pellicola che sottolinea il rapporto tra cibo e risveglio dei sensi, con protagonista indiscusso, appunto, il cioccolato. Ma come non parlare, per i dolci, di un piatto tipico campano, il babà, le cui radici affondano nel tempo fino ad arrivare a noi. E ci sarebbero moltissimi altri esempi, per par condicio possiamo nominare il panettone, che avvalorano lo stretto rapporto tra arte, cultura, sensualità e piatti tipici italiani.
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 6 maggio 2013 alle 09:28, ed è archiviato come Parole al vento. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |