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Nel cuore oscuro del male – Peter Straub (Recensioni)
Una storia sconvolgente sul fascino del male.
Lo scrittore americano Peter Straub è conosciuto dal pubblico italiano per i due lavori scritti a quattro mani con un amico di vecchia data, un autore dalla fama indiscussa che avete già letto su questo sito. “Il talismano” non a caso è considerata anche una delle opere migliori del coautore, Stephen King.
Leggendo questa interessantissima storia, devo aggiungere che purtroppo è conosciuto quasi solo per “Il talismano” e “La casa del buio” (sempre a quattro mani con King), perché, come Straub ha già fatto in “La cosa oscura”, riesce a narrare con una delicatezza fuori dal comune una vicenda sulla differenza tra bene e male, e sul fascino di quest’ultimo.
Keith Hayward viene beccato dalla madre mentre uccide un gatto. Con l’aiuto dello zio Tillman, riesce a ridimensionare la vicenda, ma lo zio ha qualcosa per lui, una miriade di preziosi consigli su come farla franca quando si “supera il limite”. Il primo consiglio, quello di scegliere un posto segreto, è detto e non detto, sul filo dei “e se, in via del tutto teorica, dicessimo che…”, in uno scambio davvero pregevole.
Completa il quadro dei personaggi con uno spessore più marcato la madre di Keith, sempre più sospettosa nei confronti di Till, e Miller, un ragazzino bersagliato dai bulli che Keith prende, a suo modo, sotto la sua ala protettrice.
Quando Keith scopre la correlazione tra lo zio e Ladykiller, un assassino seriale sulle cui tracce c’è il detective Cooper, le cose precipitano. Forse, in questo frangente, un po’ telefonata la fine, dal punto in cui il ragazzo dice allo zio, ormai suo mentore, di volergli fare un vero regalo. Tutto procede senza grosse sorprese, ma è l’unico neo di un libro curato fin nei minimi dettagli, ad esempio nel titolo dei capitoli, che riportano gli anni in cui i fatti accadono.
Un breve libro tutto da leggere grazie alla versione italiana di Edizioni Anordest, la prosa di Peter Straub ne permette una facilità di lettura lodevole. Anche i particolari più truculenti sono in maggior parte taciuti e lasciati all’immaginazione del lettore, un punto di forza in quanto non si urta la sensibilità del fruitore medio.
Titolo originale
|
A special place |
Autore
|
Peter Straub |
Anno pubblicazione
|
2013 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Thriller |
Editore
|
Anordest |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 5 febbraio 2013 alle 08:32, ed è archiviato come Recensioni, thriller. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |