- Home
- Dodici
- Chi sono
- Paolo Merenda
- Presentazioni letterarie
- Pubblicazioni
- Al di sopra di ogni sospetto
- A Levante – Etica-Estetica
- Racconti per il Natale 2015
- Note di storia e cultura salentina 2015
- In Bilico – Storie di animali terrestri
- Cafè des artistes
- Caffè Blues – 2° Art Cafè
- Caffè Blues – 1° Art Cafè
- Note di storia e cultura salentina
- Antologia “Fortunato Pasqualino”
- Talkink
- Scrivono di me
- VIP shots
- Categorie
- Corso di scrittura
- 1. La terapia dell’arte
- 2. Per chi (e perché) si scrive
- 3. L’idea
- 4. L’importanza dei classici
- 5. Leggere
- 6. I personaggi
- 7. L’immedesimazione nei personaggi
- 8. L’ambientazione
- 9. Il punto di vista
- 10. Lo stile
- 11. L’importanza di documentarsi
- 12. Rispetto per il lettore
- 13. Lo sviluppo della storia
- 14. I dialoghi
- 15. Sospensione
- 16. La fine
- 17. Riscrittura
- 18. Blocco dello scrittore, case editrici e ultimi appunti
- 19. Il mondo dell’editoria
- 20. Racconto o romanzo?
- 21. Promozione e pubblicità dell’opera
- Scrivere è vita – Viaggio nel mondo della scrittura
- L’arte è rivoluzione
- Recensioni
- Contattami
- Disclaimer
Fight Club – Chuck Palahniuk (Recensioni)
Un romanzo diventato ormai di culto.
Non si può parlare del romanzo “Fight Club”, di Chuck Palahniuk, senza citare la pellicola tratta dalla stessa storia, perché questo è uno dei casi in cui il libro si sarebbe perso fra gli scaffali se non ci fosse stato il film.
La storia penso la conosciate ormai tutti, quindi parto dalla fine, spoiler incluso: il protagonista, che non ha un nome (ne lascia di falsi nel corso delle vicende narrate, tra cui Cornelius), comincia a soffrire d’insonnia e, senza saperlo per gran parte del libro, crea l’alter ego di Tyler Durden, con il quale dà vita ai “Fight Club”, club clandestini di lotta che iniziano a diffondersi, fino a quando Durden stesso pretende di più, ovvero la distruzione della società contemporanea, di cui i club di lotta erano solo il primo esperimento. Tra i due, o meglio tra le due personalità, si insinua Marla Singer, donna che si innamora di Tyler senza sapere chi sia in realtà.
Particolare la struttura narrativa, con una trama avvincente che potrebbe concludersi senza altri colpi di scena, invece a tre quarti della lettura il colpo di scena c’è, e cambia le chiavi di lettura dell’intero libro, copione vincente ripetuto per altre opere, come “Diary”, “Rabbia” e “Senza veli”.
Ovviamente c’è molto altro e ve lo consiglio assolutamente (lo spoiler di prima non vi rovinerà la lettura, fidatevi), ma voglio soffermarmi sulle differenze tra libro e film, una su tutte: il modo in cui il protagonista e Tyler Durden si conoscono. Nella pellicola, tutto accade su un aereo, con Edward Norton (il protagonista senza nome) che si trova seduto di fianco a Brad Pitt (il carismatico Tyler Durden), e i due si scambiano il numero di telefono. Nel romanzo l’incontro è molto più emblematico: il protagonista si ritrova su una spiaggia, dove c’è Durden che sta ficcando dei pezzi di legno nella sabbia, apparentemente senza motivo. Invece, all’imbrunire, la luce morente del sole trasforma la struttura in un’enorme e perfetta mano grazie ai giochi d’ombra, e Durden ci si siede al centro. O ancora il finale, cambiato nel film rispetto al libro, e che lo stesso Palahniuk ha trovato migliore.
Come detto, forse ora non ci sarebbe il fenomeno Chuck Palahniuk senza il film diretto da David Fincher nel 1999, tre anni dopo l’uscita del romanzo, ignorato da molti fino ad allora. Invece il regista (lo stesso di “The Social Network“, vincitore di 4 Golden Globe e 3 premi Oscar) prende tre attori di assoluto spessore come Brad Pitt, Edward Norton ed Helena Bonham Carter per farne un successo. Tra l’altro Fincher si trova bene a lavorare con Pitt, che con lui recita anche nel precedente “Seven” e nel successivo “Il curioso caso di Benjamin Button”, non a caso altri due film che ho amato.
Titolo originale
|
Fight Club |
Autore
|
Chuck Palahniuk |
Anno pubblicazione
|
1996 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Pulp |
Ti potrebbe anche interessare:
Se ti è piaciuto quello che hai letto aiutaci a diffonderlo. Clicca qui -->
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 14 luglio 2015 alle 08:00, ed è archiviato come pulp, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |